La dieta chetogenica è un particolare tipo di alimentazione conosciuta da decenni che si basa su una riduzione drastica dei carboidrati. Questa condizione metabolica, conosciuta come chetosi (chetosi fisiologica, che permette la sopravvivenza nei periodi di carestia, da non confondersi con la chetoacidosi patologica del diabete scompensato), induce l’organismo ad utilizzare quasi esclusivamente i grassi a scopo energetico. Per essere attuata ci sono sempre stati due metodi: o il digiuno o una dieta grassi e proteine. Ora è possibile attuarla utilizzando un’ alimentazione aglucidica. I primi studi scientifici approfonditi su questa condizione metabolica furono quelli condotti dal gruppo di Cahill negli anni ’60 partendo appunto dalla condizione di “fasted” o “a digiuno”.
Esiste una distinzione netta tra la dieta chetogenica e quella iperproteica, che non sono sinonimi. Nella dieta chetogenica, è cruciale l’utilizzo di proteine vegetali a basso contenuto di carboidrati per evitare problemi e mantenere il corpo in chetosi, preservando la funzionalità renale ed epatica. La dieta chetogenica con prodotti privi di carboidrati non causa affatto problemi al fegato. Questo regime alimentare richiede alcuni giorni per avviare il processo di chetosi, ma anche una piccola deviazione può interrompere il meccanismo.
È essenziale rispettare le precise regole della dieta chetogenica, poiché ogni regime alimentare ha regole diverse. Non è opportuno integrare una dieta iperproteica con prodotti privi di carboidrati. Nei casi in cui si utilizzino prodotti senza carboidrati nella dieta chetogenica, ricchi di grassi, è necessario farlo sotto la supervisione di un esperto che conosca l’utilizzo appropriato. Il monitoraggio del dimagrimento non dovrebbe basarsi solo sulla bilancia, ma anche sull’osservazione della riduzione delle taglie dei vestiti o sull’analisi della composizione corporea per valutare i cambiamenti nella percentuale di grasso e muscolo. L’apporto proteico aumenta la massa magra, e il muscolo, in relazione al volume, pesa molto più del grasso.
È un regime in cui vengono esclusi quasi completamente i carboidrati, basandosi sull’apporto di proteine e di grassi e inducendo la chetosi. L’organismo viene forzato a utilizzare i grassi di deposito a scopo energetico e per una serie di motivi biochimici complessi si formano i corpi chetonici che vengono utilizzati dal cervello a scopo energetico. Questo regime alimentare funziona perché costringe l’organismo a utilizzare i grassi di riserva. È il meccanismo fisiologico che ha consentito all’razza umana di sopravvivere in periodi di digiuno nella nostra storia evolutiva permettendone la sopravvivenza.
È un regime in cui vengono esclusi quasi completamente i carboidrati, basandosi sull’apporto di proteine e di grassi e inducendo la chetosi. L’organismo viene forzato a utilizzare i grassi di deposito a scopo energetico e per una serie di motivi biochimici complessi si formano i corpi chetonici che vengono utilizzati dal cervello a scopo energetico. Questo regime alimentare funziona perché costringe l’organismo a utilizzare i grassi di riserva. È il meccanismo fisiologico che ha consentito all’razza umana di sopravvivere in periodi di digiuno nella nostra storia evolutiva permettendone la sopravvivenza.
La chetosi è un meccanismo fisiologico del corpo in assenza di zuccheri che, in individui sani, non crea nessun problema. La chetoacidosi è una condizione patologica legata al diabete scompensato.
La chetosi è un meccanismo fisiologico del corpo in assenza di zuccheri che, in individui sani, non crea nessun problema. La chetoacidosi è una condizione patologica legata al diabete scompensato.
Non va mai bene mischiare le diete poiché ognuna applica regole diverse rispetto all’altra. Non si deve integrare una dieta iperproteica con prodotti chetogenici. In un regime alimentare chetogenico, i prodotti chetogenici, contenendo grassi, devono essere utilizzati sotto il controllo di qualcuno che sappia come vanno usati.
Non va mai bene mischiare le diete poiché ognuna applica regole diverse rispetto all’altra. Non si deve integrare una dieta iperproteica con prodotti chetogenici. In un regime alimentare chetogenico, i prodotti chetogenici, contenendo grassi, devono essere utilizzati sotto il controllo di qualcuno che sappia come vanno usati.
La maggior parte degli studi sul regime alimentare chetogenico e il colesterolo dimostrano che, nonostante l’utilizzo dei grassi in questa alimentazione, in realtà si registra una diminuzione del colesterolo totale. Inoltre, si osserva un aumento del colesterolo HDL, che ha una funzione protettiva, e una riduzione del colesterolo LDL.
La maggior parte degli studi sul regime alimentare chetogenico e il colesterolo dimostrano che, nonostante l’utilizzo dei grassi in questa alimentazione, in realtà si registra una diminuzione del colesterolo totale. Inoltre, si osserva un aumento del colesterolo HDL, che ha una funzione protettiva, e una riduzione del colesterolo LDL.
La quantità di cibo consentito nella dieta chetogenica dipende dalle fonti proteiche. Nel caso delle proteine animali, mangiare 4/5 kg di carne al giorno non è consigliabile. Tuttavia, utilizzando prodotti chetogenici che contengono proteine vegetali di alta qualità e basso contenuto di carboidrati, è possibile mangiare fino alla sazietà.
La quantità di cibo consentito nella dieta chetogenica dipende dalle fonti proteiche. Nel caso delle proteine animali, mangiare 4/5 kg di carne al giorno non è consigliabile. Tuttavia, utilizzando prodotti chetogenici che contengono proteine vegetali di alta qualità e basso contenuto di carboidrati, è possibile mangiare fino alla sazietà.
Il regime alimentare chetogenico richiede alcuni giorni per innescare il meccanismo della chetosi. Basta una piccola trasgressione per bloccare tale meccanismo che, dopo alcuni giorni, fa avvertire molto meno il senso di fame. È sufficiente una lieve trasgressione perché il corpo ricominci a far sentire nuovamente la fame.
Il regime alimentare chetogenico richiede alcuni giorni per innescare il meccanismo della chetosi. Basta una piccola trasgressione per bloccare tale meccanismo che, dopo alcuni giorni, fa avvertire molto meno il senso di fame. È sufficiente una lieve trasgressione perché il corpo ricominci a far sentire nuovamente la fame.
C’è una netta distinzione da fare tra dieta chetogenica e dieta iperproteica, che non sono sinonimi. È importante l’utilizzo di proteine vegetali a bassissimo contenuto di carboidrati per bypassare il problema, preservando la funzionalità renale ed epatica e mantenendo il corpo in chetosi. La dieta chetogenica non crea assolutamente problemi al fegato.
C’è una netta distinzione da fare tra dieta chetogenica e dieta iperproteica, che non sono sinonimi. È importante l’utilizzo di proteine vegetali a bassissimo contenuto di carboidrati per bypassare il problema, preservando la funzionalità renale ed epatica e mantenendo il corpo in chetosi. La dieta chetogenica non crea assolutamente problemi al fegato.